20 lug 2016

"Vento tra i pini" - haiku di Akutagawa Ryunosuke

Dopo il terremoto, lungo la riva accanto allo Zojoji

松風をうつつに聞くよ夏帽子
(Matsukaze wo utsutsu ni kiku yo natsuboushi)

Ascolto assorto
il vento tra i pini -
un cappello di paglia

Questo haiku di Akutagawa Ryunosuke, datato 1923, fu scritto nei primissimi giorni che seguirono al devastante terremoto che colpì Tokyo e il Kanto. L'introduzione dipinge brevemente la situazione: siamo sulla riva del fiume accanto al tempio buddista Zojoji e l'intera città è sepolta sotto le macerie.
Il terremoto del 1923 fu così forte da radere al suolo interi quartieri e causò migliaia di vittime: Akutagawa stesso trascinò dei suoi colleghi scrittori attraverso la rovine dello Yoshiwara, il quartiere dei piaceri, a guardare i cadaveri delle prostitute ammassati in un laghetto. La scena lo turbò molto.

Questo haiku sembra un tentativo dell'autore di prendere una boccata d'aria, di distogliere l'attenzione dalla devastazione che lo circonda e al tempo stesso è una presa di coscienza tipica giapponese.
Quello che alla prima lettura sembra un quadretto estivo, se calato nel contesto in cui questo haiku fu scritto si carica di significati più profondi: il pino simboleggia la natura antica e permanente, che non si piega neanche quando la terra trema, e il capello di paglia - che nell'originale è un "cappello estivo"- è sinonimo delle stagioni che si susseguono e, quindi, del tempo che passa nonostante gli affanni degli uomini. 
Appare quasi che l'atteggiamento dello scrittore nei confronti della catastrofe naturale appena avvenuta non sia tanto diverso dal modo in cui egli vede il passaggio del vento tra i rami dei pini o lo scorrere del tempo: c'è una sorta di tranquilla rassegnazione, una resa incondizionata dell'uomo che non può fare altro che soccombere alla potenza della natura.
Questa chiave di lettura è rafforzata dal riferimento al tempio buddista menzionato nell'introduzione.

N.d.a.:
Il grande terremoto del 1923 è più volte menzionato e descritto nel libro "La banda di Asakusa", scritto tra il 1929 e il 1930 dal Premio Nobel Kawabata Yasunari

Oggi il tempio Zojoji è un perfetto esempio della convivenza e del contrasto di tradizione e modernità che caratterizzano il Giappone. Alle spalle dell'edificio principale, infatti, si staglia la Tokyo Tower.

In occasione dell'89esimo anniversario dalla morte di Akutagawa, petals at my feet e Ukidafune condividono le sue citazioni più belle.
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