5 mag 2016

Mhuir



Le onde dei suoi capelli sfidavano la brezza oscillando senza scompigliarsi: la sua chioma assomigliava a una di quelle tende che si gonfiano col vento.
Si chiamava Rose.
Guardava il mare posando le candide mani sulla balaustra del terrazzo del sanatorio e sul suo viso la salsedine si mischiava alle lentiggini.
Poi Rose sparì e nessuno la trovò mai. Qualcuno era convinto che si fosse buttata nell'oceano, altri pensavano che si fosse persa nel bosco e fosse morta.
L'unica a sapere la verità era una tortora grigia: dalla cima del pino aveva visto tutto e, se avesse potuto, avrebbe riso sotto i baffi perché Rose... lei li aveva fregati tutti.
Ma era solo una tortora e non poteva certamente ridere sotto i baffi, quindi si limitò a tubare un altro po' finché non si dimenticò di Rose, come tutti gli altri prima di lei.

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