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31 ago 2017

sinestesia
si•ne•ste•ṣì•a/
sostantivo femminile
Nella critica letteraria, l'associazione espressiva tra due parole pertinenti a due diverse sfere sensoriali (per es. parole calde, silenzio verde ).

Questo è la definizione di sinestesia che ho trovato sul dizionario.
Si suppone che debba scrivere qualcosa a riguardo ma poi mi accorgo che più che ci penso, e più che le sinestesie migliori te le sei già prese tu.

Tu, con i tuoi pensieri roventi che frantumano il cristallo delle mie gelide insicurezze.
Tu, con la tua risata dolceamara, che sa di miele e gelsomino arabo.
Tu, con la melodia delle tue dita sottili, sempre intente a suonare una musica invisibile quando preparano un drum, scrivono poesie, spremono arance, annaffiano piante.
Perché non sei affatto ciò che sembri, ma a quanto pare l’ho capito solo io.

Io, con la mia assordante solitudine, che sbatto continuamente in faccia a chi mi ama e vorrebbe solo aiutarmi.
Io, con le mie emozioni appena tiepide, che fioriscono e appassiscono in una notte, come boccioli di ciliegio a primavera.
Io, che in fondo un po’ t’amo e proprio perché t’amo lascio che tu mi ferisca con le tue parole affilate e i tuoi sguardi aspri.
E che ti lascio prendermi in giro quando mi sfugge quant’è bella la luna, perché in fondo so che ti piace da impazzire.
Siamo simili, solo che non vuoi ammetterlo.
Tu, con la tua ostinazione ruvida, che finisce con lo scorticare vivo chiunque provi ad avvicinarsi.

Tu ti sei preso le migliori sinestesie, i migliori ossimori e le migliori metafore.
Tu ti sei preso la miglior poesia che potessi scrivere.

Photo by Lin Yung Cheng (instagram: 3cm_lin)

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